“La Legge Ferrea del Cancro per i non Ebrei”: Le lettere proibite di Ryke Geerd Hamer.

Ripostiamo questo articolo https://laterradelsorriso.net/servizi/arte-e-nuova-cultura/medicina-olistica/le-lettere-di-geerd-hamer/ , (già censurato dal link originale http://www.nuovamedicina.com/biografia.htm) perchè non venga perso. È necessaria la massima condivisione perchè oggi più che mai ci servono queste informazioni per capire il presente. Le 6 lettere che ri-pubblichiamo (rese pubbliche dallo stesso dott.Hamer) sono rivolte ai massimi vertici della Comunità ebraica internazionale.
Il loro contenuto è massimamente sconvolgente.
Hamer evidenzia come questi massimi livelli hanno accettato la sua Nuova Medicina Germanica, ma li accusa di applicarne le cure esclusivamente per le persone di fede ebraica. Racconta poi degli attentati ricevuti e del processo truffa all’assassino di suo figlio, il principe Vittorio Emanuele di Savoia. Sappiamo che non appena si evocano tematiche critiche nei confronti della
nazione ebraica si riceve l’epiteto di antisemita, se non peggio.
Ma il nostro intento è solo quello di informare: non abbiamo alcun pregiudizio o
sentimenti di odio o disprezzo o discriminazione verso il popolo ebreo.

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Trailer:

https://youtu.be/nTEGSkEu1HE

Canale Telegram dedicato ad Hamer: https://t.me/magazine5LB

Trascrizione delle lettere:

In pdf:



Lettera del 22.06.1986
Dr. Med. Ryke Geerd Hamer, Sùlzburgstr. 29, 5000 Colonia 41
22 giugno 1986
Signor Gran Rabbino
Dr. Med. Menachem Mendel Schneerson
770 Eastern Parkway Brooklyn
New York 11213
Egregio Signor Gran Rabbino,
Lei è il capo spirituale di tutti gli ebrei del mondo, come mi ha detto il rabbino
Denoun, e contemporaneamente è anche il capo spirituale di tutte le logge
massoniche che lavorano al “Tempio di Sion”, Lei è medico e capisce bene il
tedesco. Perciò è giusto che indirizzi a Lei questa mia lettera. Mi sono molto
rallegrato che Lei abbia letto ed evidentemente capito il mio libro tedesco
“Cancro, malattia dell’anima, cortocircuito nel cervello, il computer del nostro
organismo” e che abbia già dato disposizioni di applicarlo per i suoi pazienti
ebrei; sono invece altrettanto deluso del fatto che palesemente non abbia
ancora dato ordine alle sue logge di porre fine al boicottaggio della LEGGE
FERREA DEL CANCRO nei confronti dei non ebrei. La prego solo di non dirmi:
“Non siamo stati noi! ”, perché sono perfettamente informato di come stanno le
cose.
Le sue logge massoniche da cinque anni hanno commesso il più terribile
crimine della storia dell’umanità boicottando la scoperta della LEGGE FERREA
DEL CANCRO. Per centinaia di milioni di poveri innocenti ciò significa una
morte atroce.
Le logge massoniche e Israele, che lavorano tutte al servizio del “Tempio di
Sion”, devono assumersi la responsabilità e la colpa collettiva del più orribile
delitto di tutta la storia dell’umanità. Anche mia moglie rientra fra le vittime di
questo boicottaggio terroristico. Da anni la mia famiglia ed io siamo
sistematicamente minacciati. Per quattro volte si è già attentato alla mia vita.
Egregio Gran Rabbino, Lei è l’uomo meglio informato del mondo, credo. Sa
anche bene che ogni parola che le ho scritto corrisponde a verità. Il Tempio di
Sion, per il quale lavorano i suoi fratelli massoni, da cinque anni è diventato la
Auschwitz di Israele in cui essa stessa si è andata a cacciare. L’enormità di tale
crimine supera la capacità immaginativa del cervello umano, così penso. Anche
se i fratelli della loggia operano secondo la “doppia morale” del Talmud, mai in
passato avrei potuto immaginare che gli uomini potessero essere capaci di un
delitto di tale orrenda entità. Signor Gran Rabbino, qualunque cosa Lei potrà
ammettere o non ammettere, sarà la storia a decidere al riguardo. Questo
crimine cresce ogni giorno di più. Dopo questa lettera non avrà più nessuna
possibilità di tacere, perché la mia lettera non scomparirà più dal mondo. La
prego per ì miei pazienti: dia quindi ordine alle sue logge di porre termine
senza condizioni al boicottaggio contro la scoperta delle correlazioni del cancro.
Ogni rabbino Schoen e Seligmann da Koblenz fino a New York eseguirà i suoi
ordini, una volta che Lei quale medico si sarà convinto che la LEGGE FERREA
DEL CANCRO riflette le vere circostanze dell’evento cancerogeno.
Tutti i giorni vengono da me rabbini e maestri di logge o altri da loro inviati per
trattare qualche condizione con la quale si potrebbe eliminare il boicottaggio.
Ma non possono esistere condizioni di fronte al fatto che delle persone
continuano ad essere torturate fino alla morte!
Egregio Gran Rabbino, se il sionismo deve essere ottenuto a prezzo del più
tremendo crimine della storia,
allora è una vergogna per Un intera umanità. Getti via il suo Talmud con la
doppia morale, perché non si è dimostrato valido. La prego in ginocchio per i
miei pazienti che stanno morendo: abbia compassione umana per il tormento
dei nostri malati, ebrei e non ebrei! Solo questa compassione può attenuare
l’orribile delitto.
Per favore, dia subito ordine di terminare il boicottaggio e di lasciare che i
pazienti morenti si salvino!
La saluto nella speranza che Lei sia consapevole della sua responsabilità e di
tutte le conseguenze relative e
che in questa responsabilità prenderà ormai la giusta decisione.
Con la massima stima!
Dr. Med. Ryke Geerd Hamer
Lettera del 6.12.2000
Dr. Med. Mag. Teol. Ryke Geerd Hamer
6 dicembre 2000
Al Presidente del Consiglio Centrale
degli Ebrei in Germania
Signor Paul Spiegel
Leo-Baeck-Haus
Tucholskystr. 9
10117 Berlino
Oggetto: NUOVA MEDICINA
Egregio Signor Presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, Paul Spiegel
Mi rivolgo a Lei, quale presidente del suddetto consiglio, a proposito di una
questione probabilmente estremamente terribile, che potrebbe coinvolgere l’intera
comunità ebraica mondiale, e questo per molti secoli. Si tratta della repressione
della conoscenza della NUOVA MEDICINA per i non-ebrei perpetuata da quasi vena
anni.
Voglio fare subito una premessa: se da Lei o dai suoi fratelli di fede o dalla stampa
dovessi essere considerato un antisemita o un razzista, proprio io che non ho mai
chiesto né a un paziente né a un allievo di che razza o di che religione fosse, ciò
sarebbe proprio come affermare che un bovino è un animale predatore. E se i suoi
amici della loggia suprema israelita, la B’nai B’rith, dovessero tentare di uccidermi,
neppure ciò sarebbe di nessun aiuto, infatti tutti saprebbero da questa lettera che
rimarrà su Internet che solo la B’nai B’rith poteva assassinarmi, come infatti ha già
provato a fare (rappresentante del Menachem Schneerson). Del resto pregherò il mio
avvocato Walter Mendel, che la conosce bene, di consegnare personalmente questa
lettera. Nelle vicinanze della casa natale di questo avvocato, presso Krefeld, i miei
genitori durante la guerra hanno nascosto un grande numero dei suoi fratelli di fede
rischiando la propria vita.
Ecco ora la ragione di fondo del mio scritto:
la NUOVA MEDICINA esiste da quasi ventanni. Finora essa è stata verificata
ufficialmente e pubblicamente 27 volte, cosa che è possibile fare solo nel caso di una
scienza così rigorosa come la NUOVA MEDICINA, non basata su 5000 ipotesi come
appunto la medicina tradizionale.
La NUOVA MEDICINA offre una possibilità di sopravvivenza, ad esempio nel caso del
cancro, del 98%, mentre la pseudo-terapia della medicina tradizionale, che fa ricorso
a chemio, irradiazioni e morfina, ha una mortalità del 98% (secondo il centro di
ricerca oncologica di Heidelberg).
Negli anni Ottanta ho tenuto innumerevoli seminari di NUOVA MEDICINA in
Francia, e a volte l’80% dei partecipanti erano rabbini, che spesso si applicavano
con zelo allo studio.
Nel 1986 ricevetti però un duro colpo quando il gran rabbino di Parigi, sig.
Denoun, rivelò a me e al mio amico Antoine conte D’Oncieu di avere ricevuto,
come gli altri rabbini di tutto il mondo, uno scritto dal rabbino supremo,
Menachem Schneerson, in cui si diceva che tutti i rabbini dovevano accertarsi che gli
Ebrei venissero curati con la NUOVA MEDICINA poiché essa è stata verificata e
risulta essere corretta. L’esercizio
però della NUOVA MEDICINA, doveva avvenire segretamente e non doveva essere
applicata ai non-ebrei.
Allego la mia lettera, che in seguito a questo fatto scrissi al Signor Gran Rabbino
Menachem Schneerson. Ho ricevuto la sua risposta nel 1989 in forma di un tentativo
dì attentato tramite il suo rappresentante. Di recente un medico ebreo, Dr.
Rozenholc dell’Argentina, ha reso noto in un seminario con 33 partecipanti e di
fronte a
una cinepresa che da 15-

20 anni gli israeliti di tutto il mondo sono curati, in
segreto e sotto falsa etichetta, secondo la NUOVA MEDICINA con il massimo
successo. Egli ha citato persino un ospedale in Israele dove sotto falso nome (il
nome di Hamer là non lo conosce nessuno, così dice) si praticherebbe la NUOVA
MEDICINA per gli Israeliani.
Dopo la diffusione su Intemet di questa dichiarazione del dott. Rozenholc gli
eventi stanno precipitando.
L’ottantunenne professor Israel, che per decenni è stato direttore del Centro
oncologico nazionale di Villejuif nonché il mio peggiore avversario, e il suo
assistente Sabbah, che ha partecipato almeno 20 volte ai miei seminari, senza
alcuna considerazione delle mie scoperte, dichiarano invece recentemente di essere
loro gli scopritori della NUOVA MEDICINA; e, per esempio, il Programma Speciale
Biologico e Sensato è stato
ribattezzato di punto in bianco con il nome dì evento SOS.
Improvvisamente i suoi fratelli di fede ora scoprono che il cancro non è una
malattia, bensì un programma biologico sensato che viene diretto dal cervello.
Ovviamente entrambi questi imbroglioni scientìfici non hanno mai sentito parlare di
Hamer.
Ma veniamo al problema, signor Spiegel. Come pare, gli Ebrei da 15-20 anni hanno
praticato la NUOVA MEDICINA in tutto il mondo e in segreto (vedi News n. 45 del
09.11.2000). Così gli Ebrei hanno potuto sopravvivere al 98%. I mass-media
però, che in pratica appartengono per il 100% ai suoi amici della B’nai B’rith,
dunque anche a Israele, da ventanni propinano ai non-ebrei chemio, irradiazioni e
morfina.
Il 98% dei malati non ebrei, cioè due miliardi di persone, in questo modo, a causa
della repressione della conoscenza della NUOVA MEDICINA imputabile ai suoi amici,
risultano essere stati “macellati” nel modo più atroce “olocausto secondo l’uso
ebraico”.
Come detto, signor Spiegel, io sono l’opposto di un razzista. Mi accosterei con la
medesima pazienza al capezzale di un tedesco, un cinese, un africano o un ebreo
per cercare di aiutarlo. Ma se ì cinesi commettono dei reati, mi metto contro tali
cinesi. E se i suoi israeliti dovessero essere colpevoli del delitto più terribile della
storia mondiale, avrei qualcosa contro simili ebrei che si fanno ovunque passare per
vittime e perseguitati.
Se i suoi amici hanno commesso questo crimine, il più orribile nella storia
dell’umanità (io stesso ritengo che solo la loggia suprema B’nai B’rith sia in grado di
compiere un reato così impenetrabile di repressione della conoscenza), allora Lei
non lo ammetterà, è chiaro, né probabilmente si sentirà autorizzato ad ammetterlo.
Ma potrebbe contribuire a porre termine a questo crimine, dopo venfanni e due
miliardi di morti. E’ possibile che i suoi amici abbiano sottovalutato alcune cose, ad
esempio: se uno è stato in grado di scoprire la NUOVA MEDICINA, allora può anche
scoprire chi è responsabile della repressione della conoscenza. Dopo la
pubblicazione di questa lettera non serve più a nulla fare dei nuovi attentati alla mia
vita. I suoi ebrei tenendo
nascosta la NUOVA MEDICINA ai non-ebrei, potrebbero essersi squalificati dalla
comunità umana mondiale per il resto dei secoli. Dovrebbe temere non solo i parenti
delle vittime, ma anche la giustìzia dei morti.
Distinti saluti
Dr. Med. Mag. Theol. Ryke Geerd Hamer
Lettera del 10.01.2001
Dr. Med. Mag. Theol. Ryke
Geerd Hamer Apartado de
Correos 209 E-29120
Alhaurin el Grande
10 gennaio 2001
Al signor Presidente
del Consiglio Centrate degli Ebrei in Germania
Signor Paul Spiegel
Leo-Baeck-Haus
Tucholskystr. 9
10117 Berlino
Oggetto: NUOVA MEDICINA / mia lettera del 06.12.2000
Egregio Signor Spiegel,
il non ricevere nessuna risposta può anche già essere un modo di rispondere,
non importa se Lei mi deve ancor oggi una risposta alla mia lettera del
06.12.2000, nonostante l’urgenza del suo contenuto. Se è effettivamente vero
che tutti i rabbini del mondo consigliano ai loro fratelli di fede che sono malati
di cancro di rivolgersi alla NUOVA MEDICINA, dando così loro la possibilità di
sopravvivere al 98%, allora ciò non solo solleva molti interrogativi, ad esempio
perché i non-ebrei debbano morire al 98%, ma causa anche sconcerto e
rabbia.
Quale teologo ovviamente conosco il suo Talmud, in particolare i punti in cui si
esprime l’odio contro il resto dell’umanità. Vedi la frase: “Uccidere persino il
più giusto dei non-ebrei è una cosa buona. I beni dei non-ebrei sono pari al
deserto, il primo che se ne appropria ne acquisisce il possesso.”
Ma naturalmente una persona può a malapena immaginare che questo odio
possa davvero essere praticato nella realtà. Ognuno dice: “Sì, c’è scritto così
però non lo fanno.”
Per questo anch’io, responsabilmente, ho esitato per 14 anni a pubblicare la
mia lettera inviata al Menachem Schneerson. Ma ora che credo di avere
trovato la prova per te parole del gran rabbino Denoun (alte quali allora non
volevo credere), il non farlo significherebbe nascondere un delitto all’umanità.
Un delitto per il quale due miliardi di pazienti (non ebrei) negli ultimi venti anni
sono stati avvelenati con la chemio senza nessuna necessità e nel modo più
orrendo e in pratica sono stati addormentati con la morfina. Infatti un ebreo,
che sta a guardare come i suoi vicini non ebrei sono in pratica “macellati”
miseramente con la chemio e che però sa dal suo rabbino o persino per
propria esperienza come si potrebbe evitarne la morte, può solo essere da tutti
considerato un mostro.
Subito dopo la pubblicazione dell’articolo di News, “Il ritorno del dott. Hamer”,
i primi a prendere le distanze da questo crimine sono stati i sefarditi scrivendo
che ogni pio ebreo deve poter vivere nella comunità delle altre persone. Ma
purtroppo i sefarditi costituiscono solo il 5% di Israele, contro il 95% dei
khasari turco-mongoli. Al tempo stesso però i sefarditi hanno confermato la
mia congettura che sono stati i sionisti a commettere questo crimine,
altrimenti non avrebbero avuto bisogno di prendere le distanze. Ma i sefarditi
avevano giustamente già previsto anche questo e infatti scrivono di non voler
avere nulla a che fare con gli “eroici” soldati israeliani armati fino ai denti che
sparano sui bambini palestinesi che lanciano sassi contro di loro. “Audaci e
valorosi soldati israeliani combattono contro i bambini.”
Soprattutto i sefarditi in realtà hanno già precorso le conseguenze. Infatti se i
sionisti hanno commesso il più grande delitto della storia universale, allora ci si
chiede: “Chi è responsabile? E a chi profittava il crimine? A chi è stato utile?
Ovviamente è stato o è tutto a vantaggio degli israeliti che sono sopravvissuti
al 98% grazie alla NUOVA MEDICINA. Inoltre negli ultimi vent’anni essi hanno
potuto crescere da 200 milioni (nel mondo intero) a 400 milioni.
Il mio stesso avvocato, un ebreo con buone intenzioni, ha detto: “Anch’io non
posso credere che le 1000 corruzioni perpetuate dai repressori della
conoscenza , siano casuali. Questo, oggi, non può più crederlo nessuno.
Questo crimine è stato diretto da un potere centrale e questo mondialmente.
E’ molto probabile che ne sia autrice la B’nai B’rith cui appartengono tutti i
mass-media e le banche e a cui ubbidiscono tutti i politici e i tribunali. Però,
aggiunge lui, non ci sono coinvolti tutti gli Ebrei.”
Quest’ultima frase potrà poi essere oggetto di verifica ai momento della
valutazione della colpa collettiva. Se però è proprio accaduto così, allora gli
Israeliti si sono squalificati catapultandosi fuori della comunità umana eticomorale
per i prossimi secoli.
Signor Spiegel, quando si scopre che probabilmente o molto verosimilmente è stato
perpetrato un delitto, e tanto più di questa entità, ai colpevoli restano solo due
possibilità: o smettono di compiere tale reato, tentando di riparare per quanto è
ancora possibile e dando un segno di buona volontà unitamente a un pentimento
operoso; oppure fanno come se nulla fosse accaduto, portano avanti il
loro crimine, semplicemente uccidendo chi ha scoperto i loro atti delittuosi.
Attualmente i suoi fratelli di fede e i loro schiavi della loggia diffondono ovunque la
notizia che io sono così gravemente malato e che quindi morirò presto.
Il consueto preludio, come si sa, quando la loggia B’nai B’rith vuole assassinare
qualcuno, infatti si potrebbe poi dire: “Hamer non è stato avvelenato, bensì è stato
ucciso dalla sua grave malattia.” Ma io non ho nessun sintomo clinico che possa far
pensare a una morte imminente, mi sento anzi del tutto bene.
Signor Spiegel, avevo ritenuto che i suoi fratelli di fede fossero più intelligenti.
Non creda però che si possa eliminare la scoperta del crimine contro due miliardi di
non-ebrei mettendo tutto a tacere, così come si è tentato di nascondere la
NUOVA MEDICINA ai non-ebrei. La valanga è

già in movimento.
Tenti di impedire il peggio correndo ai ripari rapidamente e quanto più ampiamente
possibile altrimenti (qui i suoi fratellastri sefarditi hanno ragione) ciò significa la
catastrofe totale per tutti i suoi fratelli di fede e per tutti i secoli a venire!
I miei desideri per il nuovo anno 2001 sono orientati in questa direzione.
La prego di collaborare a porre termine al massacro dei non-ebrei, come le
consigliano anche i suoi fratelli sefarditi.
Dr. Med. Mag. Theol. Ryke Geerd Hamer
Lettera del 5.03.2001
Dr. Med. Mag. Theol.
Ryke Geerd Hamer
Apartado de Correos
209 E-29120 Alhaurin el
Grande
Signor Rabbino Denoun
Concistoro centrale dei Gran Rabbini di Francia
19, rue S. Georges
75009 Parigi
Oggetto: lettere qui allegate indirizzate a:
Sig. Paul Spiegel (Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania)
Sig. Gran Rabbino Menachem Schneerson
Egregio Signor Gran Rabbino Denoun,
il mio amico Antoine conte D’Oncieu ed io nel 1986 siamo stati suoi ospiti, come Lei
sicuramente ricorderà, quando suo fratello era malato di cancro. In quell’occasione
Lei ci ha raccontato, per quanto io ne sappia anche alla presenza del suo altro
fratello che è medico a Marsiglia, quanto segue: allora ci disse che il vostro capo, il
gran rabbino Menachem Schneerson, aveva fatto delle prove insieme con i suoi
medici israeliti per verificare se la Nuova Medicina fosse scientificamente corretta
arrivando a stabilire che, palesemente, è proprio così.
Quindi M. Schneerson avrebbe scritto a tutti i rabbini del mondo ordinando loro di
curare se stessi e i propri pazienti nella sinagoga secondo i principi della Nuova
Medicina, perché infatti essa è chiaramente giusta; ciò tuttavia doveva restare un
segreto da cui i non-ebrei erano esclusi.
Espressi tutto il mio raccapriccio di fronte a Lei (certamente se ne ricorderà
ancora) per il fatto che evidentemente in questo modo solo Israele poteva godere
della nostra Nuova Medicina, in pratica rubandola alla mia propria gente, di fatto
anche a tutti i pazienti non ebrei di questo mondo. Lei ci disse allora che le
dispiaceva e che non condivideva tale disposizione, ma era tenuto ad ubbidire
all’ordine dato dal suo capo. Le d’issi che avvertivo ciò come una follia criminale di
una comunità religiosa. Potenzialmente si trattava di una strage a livello mondiale e
la pregai di preoccuparsi affinché questo ordine venisse immediatamente annullato.
A quell’epoca scrissi subito una lettera furente a M. Schneerson (che probabilmente
era figlio di Josef S. Schneerson che nel 1939 era stato salvato dal capo della difesa,
ammiraglio Canaris, che gli aveva permesso di partire da Varsavia per trasferirsi a
New York, alla quale il signor M. Schneerson ha risposto tre anni più tardi
inviandomi il suo assistente Vanderby, che mi aveva attirato in Danimarca, per
uccidermi là con del veleno. La cosa però non gli riuscì perché me ne accorsi
appena in tempo.
Allora non sono stato capace di immaginare che gli Israeliti, soprattutto i Cassidim,
avrebbero attuato questa follia religiosa dell’annientamento mondiale dei non-ebrei.
Ci vuole un’enorme mancanza di scrupoli e molto disprezzo per l’umanità per
consigliare la “terapia” con la chem’io, mortale al 98%, mediante la stampa ebrea
(99.9% di tutta la stampa mondiale), facendone però a meno astutamente per se
stessi in modo da sopravvivere con la Nuova Medicina al 98% delle probabilità.
Signor Denoun, quando ci siamo conosciuti Lei mi è sembrato un uomo assennato,
sono stato ospite a casa sua mentre il suo caro fratello nella stanza accanto lottava
per la vita. Se esiste una comunità religiosa come quella ebrea che basandosi sul
Talmud si arroga il “diritto” di “eliminare” due miliardi di non-ebrei affetti dal cancro
e dalla non-malattia AIDS con chemio e morfina, allora tutti i non-ebrei di questo
mondo devono ribellarsi e difendersi. Nessun uomo onesto potrà d’ora innanzi
convivere con un ebreo che vorrebbe solo distruggerlo guidato dalla sua follia
religiosa ed in più convinto di averne il diritto.
A quel tempo (1986) davvero non ho ritenuto possibile ciò che Lei mi ha detto. E
nemmeno ho potuto allora comprendere che il più alto ordine medico ebreo
evidentemente si è convinto della correttezza della Nuova Medicina mediante una
verifica approfondita e riproducibile, ma si è poi preoccupato che tutti i non-ebrei
non ne venissero a conoscenza.
Ora so che non solo ciò era vero bensì che le dimensioni di tale orrore sono ancora
più grandi di quanto una persona comune possa mai immaginare.
Quand’anche gli ebrei si siano nel frattempo abituati, per il loro potere mondiale e
per il controllo esercitato dalle logge del mondo intero, a considerare tutti i nonebrei
stupidi e codardi, perché tutti cedono e sono corruttibili, sono convinto che
le persone stanno progressivamente comprendendo di doversi difendere in futuro
per non lasciarsi più uccidere con la chemio, le irradiazioni e la morfina.
Che il suo proprio fratello, Dr. Med. Rabbino Denoun di Marsiglia con i suoi amici, il
rabbino Israel di Parigi e il rabbino Sabbah di Marsiglia, dopo venfanni e dopo venti
frequentazioni dei miei seminari, diano ormai ad intendere di avere scoperto loro
la Nuova Medicina o di averla riscoperta, è una cosa ridicola, è semplicemente
nel puro stile israelita rubare ogni scoperta mettendo a tacere il vero scopritore e
infine
eliminandolo.
Quand’anche i suoi fratelli di fede della B’nai B’rith mandassero altri 100 Vanderbys
ad assassinarmi, dopo essere sopravvissuto a 10 attentati e aver dovuto guardare
in faccia la morte così spesso, ormai conosco la “ars moriendi”. Inoltre con dò non
si eliminerebbe ancora l’atto criminoso compiuto. Proprio il contrario, infatti il
massacro globale di un quarto della popolazione non ebrea non potrà essere e
non sarà mai perdonato da nessuno.
Signor Denoun, io l’ho conosciuta come una persona intelligente e assennata. Non
occorre che mi dia una qualunque risposta evasiva e sciocca. Sono teologo e conosco
il Talmud.
Ma di fronte a questo mega-delitto ormai scoperto, al cui confronto tutti i
crimini della seconda guerra mondiale sembrano dei piccoli giochi di guerra, Lei
dovrebbe avere il coraggio di far porre termine alla repressione della conoscenza
della Nuova Medicina per i non-ebrei tramite i suoi colleghi gran rabbini della B’nai
B’rith.
Infatti se Lei e i suoi colleghi gran rabbini non metterete immediatamente fine
alla repressione della conoscenza della Nuova Medicina per i non-ebrei tentando di
riparare a ciò che può ancora essere rimediato, dovrà d’ora innanzi aspettarsi che
una catastrofe si abbatta sulla sua comunità religiosa.
Spero che i suoi colleghi Gran Rabbini applichino sufficiente intelligenza in modo da
capire che l’ora sta per scoccare, perché nel mondo intero potrebbe nascere
un’enorme esacerbazione contro tutti gli ebrei ed alla fine un odio profondo
potrebbe sommergerli, forse per secoli. Per di più gli israeliti, anche condizionati
dalla loro propria stampa, si erano procurati l’immagine dei perseguitati, cosa che è
stata compensata con somme miliardarie in processi di risarcimento
interminabili.
Signor Gran Rabbino Denoun, di fronte a due miliardi di pazienti (non ebrei)
brutalmente torturati a morte con chemio, irradiazioni e morfina, può ancora
dormire tranquillo di notte? Attendo la sua sollecita risposta.
Distinti saluti
Dr. Hamer
P.S. A questo punto desidero sottolineare chiaramente che sono il contrario di
un razzista o di un fanatico religioso, come siete voi talmudisti.
Se però i Cinesi o gli Esquimesi commettessero un reato, nemmeno allora sarei
d’accordo. Ciò vale anche per la comunità religiosa

di Israele che per il 95% è di
origine khasaro-mongola.
Il crimine è e resta crìmine!
Lettera del 28.11.2002
Dott. med. Mag. Theol. Ryke
Geerd Hamer Editiones de la
Nueva Medicina S.L. Camino
Urique 69/ Apdo. 209 E – 29
120 Alhaurin el Grande
Fax: 0034 – 952 49 16 97
Alhaurin el Grande 28.11.2002
Israel Shahak Tramite Luehe – Veriag Casella Postale 1245 D – 24 390 Sùderbrarup
Egregio Signor Shahak,
Spero di ricevere una risposta da lei per la questione relativa al più terribile crimine
della storia dell’umanità che la sua comunità religiosa ha del tutto palesemente
commesso e continua ancora a commettere. Le allego qui le mie lettere:

  1. Lettera inviata al Gran Rabbino Menachem Schneerson nel 1986
  2. Lettera ai presidenti del Consiglio Centrale degli Ebrei del 06.12.2000
  3. Lettera ai presidenti del Consiglio Centrale degli Ebrei del 10.01.2001
  4. Lettera al Gran Rabbino Denoun di Parigi del 05.03.2001
    A quanto pare questi signori credono di potersi sottrarre alla situazione tacendo
    mentre continuano ad uccidere ogni giorno; solo in Germania i suoi correligionari
    assassinano quotidianamente 1000 non ebrei. Posso discutere di questo crimine con
    lei dato che, in quanto rabbino con un’eccellente conoscenza del Talmud (mi
    riferisco al suo libro “Storia ebraica-Religione ebraica”), lei sa di che cosa parlo. Cioè
    che gli Ebrei già fra il 1982 e il 1984 hanno confermato la veridicità della Nuova
    Medicina mediante il vostro ordine di medici diretto dal Gran Rabbino Mondiale e
    medico Menachem Schneerson. Risultato: essa è senza alcun dubbio corretta! E’
    quanto mi ha confidato il Gran Rabbino Denoun a Parigi nel 1986. Posso giurarlo.
    Come pure che M. Schneerson ha scritto a tutti i rabbini del mondo, in particolare
    ovviamente ai suoi cassidim, ordinando loro dì curare con inizio immediato tutti i
    pazienti ebrei solo in conformità a questa Nuova Medicina riconosciuta come giusta,
    posso giurare anche questo, tenendola però segreta a tutti i pazienti non ebrei. Da lì
    ha inizio il crimine mediante l’odio talmudico che non solo impedisce di far sapere
    ai non ebrei che la Nuova Medicina è giusta e consente una probabilità di
    sopravvivenza del 98%, per esempio nel caso del cancro, bensì promuove per i non
    ebrei attraverso tutti gli organi di stampa e televisivi ebrei, che sono il 99%, la
    chemio e la morfina, di cui nel frattempo tutti sanno che causano una mortalità del
    98% (secondo il Centro tedesco di ricerca sul cancro di Heidelberg). Lei in quanto
    rabbino e io come teologo sappiamo che le cose stanno così. Nel suo libro sopra
    citato lei dice con molta precisione che ogni ebreo che avesse nascosto ad un altro
    ebreo questa possibilità di sopravvivenza offerta dalla Nuova Medicina verrebbe
    colpito dalle peggiori punizioni. Quindi dal punto di vista ebraico-talmudico è evidente
    che dal 1982 o 1983 tutti gli Ebrei del mondo pratichino la Nuova Medicina.
    Però il fatto che i suoi Ebrei abusino di questa scoperta, forse la più bella e felice
    della storia dell’umanità, per uccidere i pazienti non ebrei, intenzionalmente e per i
    motivi più abietti, esclude per sempre i suoi fratelli di fede dalla comunità umana.
    La prego di immaginare il seguente scenario: la metà di tutti gli oncologi attivi in
    Germania, lo so da fonte sicura, sono di fede ebraica. Se il paziente che viene
    mandato da un simile oncologo ebreo lo saluta con: “Shalom, shalom”, sarà curato,
    separatamente, secondo la mia medicina germanica e sopravvivrà al 98%. Se un
    altro paziente si rivolge al medesimo oncologo ebreo dicendo: “Buongiorno,
    dottore”, questo “povero maiale” già mezz’ora dopo si ritrova a fare la chemio. Di
    solito dopo tre mesi è morto. Il 98% muore nel giro di sette anni, mentre dei
    pazienti ebrei che non usano chemio, muore solo il 2%.
    Signor Shahak, lei sa proprio come me che il Talmud prevede anche le peggiori
    punizioni per coloro che colpevoli di assassinio e inganno, portano l’intera comunità
    ebraica ad essere condannata in eterno per il più terribile sterminio di massa.
    E’ proprio quanto sta accadendo.
    A suo tempo ne ho dato avvertimento, come lei può vedere nella mia lettera al Gran
    Rabbino Capo Mondiale Menachem Schneerson. Ma la presunzione e la mancanza di
    scrupoli degli israeliti vi ha risposto solo con una repressione della conoscenza ancor
    più brutale, con il risultato di due miliardi di morti assassinati. Se anche lei, signor
    Shahak, non desidera rispondere alla mia lettera mi scriva perlomeno di non
    essere d’accordo con quanto sta accadendo.
    Cordiali saluti
    P. S.
    Finora sono stato ogni volta condannato da giudici rabbini, come lei riferisce
    correttamente nel suo libro.
    L’assassino di mio figlio, è nato da madre ebrea di nome “Coburg”, ed è stato
    assolto da un tribunale di rabbini costituito appositamente per lui, invocando un
    fantomatico “dubìum” costruito con una probabilità teorica di 1:10 milioni. Il
    giudice ebreo Colomb ha consigliato al suo correligionario dì ritirare la sua
    confessione scritta.
    Un altro tribunale di rabbini a Chambéry mi ha condannato a un anno e mezzo di
    prigione senza condizionale a causa di un’unica telefonata fatta dalla Germania alla
    Francia (alla presidentessa della nostra associazione) avente il contenuto seguente:
    “Se può inviarmi le TAC le guardo volentieri”. Da sei anni è scattato il mandato
    d’arresto intemazionale emesso dalla Francia. Scopo: rinchiudere Hamer in un
    istituto sichiatrico francese per tutta la sua vita. In Germania, sempre in un
    tribunale di rabbini, come lei riporta, è stato ordinato un arresto per un anno e
    mezzo di prigione (di cui ho scontato più di anno) a causa di tre informazioni date
    gratuitamente sulla Nuova Medicina. Tutti questi giudici rabbini sanno tanto quanto
    lei e come tutti i rabbini del mondo che la Nuova Medicina è giusta. Altrimenti non la
    praticherebbero con il 98% di successo.
    Signor Shahak, i suoi fratelli dì fede hanno solo una “coscienza specializzata” che
    termina ai confini della vostra comunità religiosa.
    Il vostro aedo vi trasforma m lupi in mezzo a pecore pacifiche allo scopo di uccidere
    tutti i non israeliti.
    Signor Shahak, i suoi fratelli di fede, non solo i rabbini perché anche tutti gli altri
    hanno partecipato come beneficiari, hanno potuto perpetrare questo assassinio di
    massa per due decenni tramite la criminosa stampa ebrea e il potere delle logge
    massoniche che hanno tutte un ebreo per maestro, come lei stesso ben sa.
    Ma guai se ora tutto ciò viene reso noto, allora forse si saprà pure che i suoi
    fratelli di fede anche in altre occasioni forse non sono stati i perseguitati, come
    amano farsi passare. Nella nostra patria chi fa ricerche e scrive la verità è
    minacciato con due anni di prigione.
    Faccia in modo che i suoi fratelli di fede pongano fine a questo omicidio di
    massa, altrimenti gli ebrei subiranno l’odio secolare di tutte le persone pacifiche
    non ebree.
    P.P.S.
    Ho scritto la lettera precedente nel maggio dell’anno scorso, 2001. Ho riferito in
    un seminario di essere l’autore di questa lettera e di avere descritto Shahak come
    uno dei pochi aderenti alla fede ebraica che si è sforzato di essere onesto e ci ha
    reso un enorme servizio spiegandoci il meccanismo dei tribunali rabbini.
    Ovviamente anch’egli in quanto rabbino deve essere stato ben al corrente di
    questo crimine, il più terribile commesso nella storia dell’umanità.
    Adesso, dopo che avevo ultimato questa lettera, sono venuto a sapere che Shahak è
    morto nel luglio 2001 o è stato fatto morire. Forse Shahak, anche se considero
    assolutamente sbagliata la sua visione per quel che riguarda la storia ebrea più
    antica, avrebbe avuto la statura per portare a ragione ì suoi confratelli e per porre
    termine alla follia religiosa dell’assassinio, volontario e cosciente di due miliardi di
    persone. Resta in dubbio se in seguito qualcuno possa ancora convìvere con simili
    assassini fanatici religiosi e con i loro complici. La mancanza dì scrupoli da paranoia
    religiosa supera ogni immaginazione umana.
    Pertanto mi sono decìso a scrivere e a pubblicare la mìa lettera, praticamente a
    morte avvenuta in memoria di questa persona ebrea che almeno in parte ha
    dimostrato intenzioni oneste.
    Indicazione bibliografica:
    Judische Geschichte – Judische Religion di Israel Shahak edizioni Luhe Verlag
    ISBN 3- 926328- 25- 8
    lettera del 03.01.2003
    Dott. med. Mag. Theol. Ryke Geerd Hamer
    Editiones de la Nueva Medicina
    S.L. Camino Urique 69/ Apdo.
    209 E – 29 120 Alhaurin el
    Grande Fax: 0034 – 952 49 16
    97 e-mail:
    amicididirk@hotmail.com
    Lettera aperta
    Alhaurin el Grande
    Rabbino Ben Denoun-Danow Josue 2 9
    rue Louis Blanc F –
    75010 Parigi Tel.: 0033-1-42393273
    Egregio Signor Gran Rabbino Denoun,
    lei non ha risposto alla mia lettera del 05.03.2001 sebbene l’abbia ricevuta. Gliela
    allego qui di nuovo. Questa volta le scrivo al suo indirizzo privato.
    Oggi mi rivolgo nuovamente a lei per diversi motivi.
    Innanzitutto desidero dirle che ho conservato molto bene in luogo sicuro tutte le
    mie annotazioni che ho scritto nel 1986 alla sua presenza. Se dovesse mai avere dei
    dubbi circa la correttezza delle mie dichiarazioni, allora ovviamente pubblicherò tutti
    i particolari che sono pertinenti alla malattia di suo fratello.
    Lei non può negare, nemmeno tacendo, quanto mi ha confidato il 27.04.1986 fra
    le ore 21 e mezzanotte riguardo al suo Gran Rabbino Capo Mondiate Dott.
    Menachem Mendel. Si immagini di nuovo la scena: il mio amico Antoine conte
    d’Oncieu e io siamo venuti a Parigi su sua richiesta per aiutare suo fratello con la
    Nuova Medicina germanica, con le migliori intenzioni.
    Lei mi disse che la mia Nuova Medicina germanica in futuro sarebbe stata riservata
    solo agli Ebrei, offrendo loro una possibilità di sopravvivenza del 98%, mentre i miei
    compatrioti tedeschi non ebrei e tutti i non ebrei del mondo saranno costretti a
    continuare a subire la folle medicina religiosa ebrea basata sul concetto di maligno
    e benigno e sulle sue 5000 ipotesi causando la morte per chemio e morfina al 98%
    (veda anche il Centro tedesco di ricerche sul cancro di Heidelberg).
    Ci ha pure riferito, come avevo annotato, che il Gran Rabbino Capo Mondiate
    dott. Menachem Mendel Schneerson già nel 1983 aveva letto il mio libro
    “Cancro, malattia dell’anima” e immediatamente, come prescrive in simili casi il
    Talmud per gli Ebrei, aveva convocato i medici rabbini in una conferenza da lui
    presieduta.
    Questa “conferenza di verifica” ha stabilito, come le ho già scritto, che la Nuova
    Medicina è senza alcun dubbio giusta. Nel rispetto del Talmud, Schneerson
    obbligatoriamente ha subito scritto a tutti i rabbini del mondo per ordinare loro di
    curare senza indugio tutti i pazienti ebrei secondo la Nuova Medicina. E’ una cosa che
    anche ogni medico non ebreo avrebbe dovuto fare per i non ebrei, se solo fòsse stato
    possibile.
    Però il fatto che il vostro Gran Rabbino Schneerson ha disposto espressamente che
    questa mia Nuova Medicina (germanica) dovesse restare nascosta a tutti i non
    ebrei (proprio come lei mi ha riferito! ) a mio avviso rende questo Gran Rabbino
    “messianico” il peggiore massacratore di tutta la storia. Ciò concorda con il fatto che
    tre anni dopo mi ha attirato in Danimarca tramite il suo sostituto “Beek” Vanderby
    (vedi fotografie), il capo supremo della loggia B’ nai B’r’rth, per assassinarmi con il
    veleno. Lei lo sa benissimo, infatti si tratta del rabbino suo diretto superiore.
    Non solo la disposizione del Gran Rabbino Capo Mondiate è stata strettamente
    osservata da tutti i rabbini del mondo, bensì tutti i gran maestri ebrei della loggia B’
    nai B’rith hanno ordinato ai loro piccoli schiavi di loggia, primari e professori di
    eseguire rigorosamente lo sterminio di massa dei non ebrei. Così pure hanno
    costretto tutti i caporedattori dei mass-media a perpetuare una campagna di
    repressione della conoscenza senza precedenti nella storia contro la Nuova
    Medicina e in particolare contro la mia persona dichiarandomi “stregone,
    ciarlatano” e tutti i giudici a collaborare al crimine.
    Il suo Gran Rabbino, che i suoi amici a quel tempo consideravano il messìa, sarà
    ricordato come il peggior satana in carne ed ossa.
    In quell’occasione lei ci ha anche detto, come io ho accuratamente annotato alla sua
    presenza, che il Gran Rabbino ha spinto alcuni medici rabbini, per esempio Sabbah
    e per quanto ne so io anche suo fratello, entrambi di Marsiglia, a partecipare ai
    miei seminari di Chambéry per scoprire come si applica la Nuova Medicina a
    vantaggio dei vostri pazienti ebrei.
    Il signor Sabbah e il signor Israel, che per due decenni ha fatto morire migliaia di
    non ebrei a Villejuif ma

ha sempre scrupolosamente salvato la vita ai suoi
confratelli ebrei senza chemio e morfina, entrambi questi signori (Sabbah ha
partecipato venti volte ai miei seminari) da un po’ di tempo affermavano, ventanni
dopo, di avere scoperto loro la mia Nuova Medicina germanica.
Già nel 1991 un giudice ebreo del tribunale di Colonia (il cosiddetto “tribunale di
rabbini”) si è alzato e ha detto: “Signor accusato, (accusato di avere regalato una
stecca di gesso) il tribunale ha deciso di consigliane di non occuparsi più di medicina,
bensì di guadagnarsi da vivere con qualcos’altro che non abbia nulla a che vedere
con la medicina; solo così lei potrà sottrarsi alla carcerazione”.
L’intento era quello di tacitarmi e di lasciare in seguito “scoprire” di nuovo la Nuova
Medicina agli Ebrei. Lo stesso giudice del tribunale di Colonia nel 1991 alla fine
ammise anche la cosiddetta “trappola di Francoforte”, un gioco combinato fra
quattro tribunali (pretura e tribunale di Colonia, alto tribunale amministrativo di
Koblenz e corte d’appello di Parigi).
La trappola consisteva nel rinchiudermi per il resto della mia vita in una clinica
psichiatrica a causa di “perdita del senso della realtà”, ovvero alla lettera
“insufficiente capacità di revisione autocritica” (di abiurare). La Nuova Medicina,
che allora era già praticata da almeno otto anni da tutti gli Ebrei del mondo con il
98% di successo nella cura del cancro, secondo loro era falsa. Tutti i giudici ebrei
sapevano che invece è corretta.
Signor Gran Rabbino deve ammettere che l’assassinio di massa per la repressione
della conoscenza è stato sistematico e intenzionale.
La prego di rendersi conto della gravità e della mancanza di scrupolo di questo
crimine.
Tutti i caporedattori che hanno organizzato la caccia alle streghe contro di me e
hanno riportato pure menzogne nei toro giornali e nelle toro trasmissioni televisive,
tutti i professori che avrebbero dovuto eseguire una verifica assolutamente
necessaria anche per i non ebrei, tutti i giudici che di fatto avrebbero dovuto
decidere secondo la toro coscienza e far controllare la correttezza della Nuova
Medicina, sono stati costretti a mostrare disinteresse. Beninteso: ben sapendo che
100 milioni dì pazienti ebrei in tutto il mondo praticano questa Nuova Medicina
germanica e per esempio nel caso di una malattia oncologica sono sopravvissuti per il
98% grazie a questa Nuova Medicina germanica.
L’infamia e la mancanza di scrupoli della follia religiosa dei suoi correligionari
travalica qualsiasi capacità di immaginazione criminosa. Non si tratta certo di un
paio di membri, per esempio della loggia suprema B’nai B’rith, che collocano un
maestro in ciascuna loggia bensì negli ultimi ventanni ciascuna famiglia ebrea
praticante ne ha tratto beneficio, cioè uno o più membri sono sopravvissuti,
segretamente, grazie alla Nuova Medicina germanica.
E ogni famiglia ebrea ha lasciato morire di cancro i membri di quella vicina non
ebrea pur essendo benissimo in grado di aiutarli; questi Ebrei però non hanno
potuto farlo per folli motivi religiosi. Simili vicini si possono soltanto definire
mostri.
Signor Gran Rabbino Denoun-Danow le offro una possibilità: venga in Spagna con il
massimo potere possibile a discutere con me di questo megacrimine dei suoi
correligionari.
C’è una cosa sola che lei deve sapere: nulla e nessuno a questo mondo può
corrompere Hamer.
Con questo sentimento
Dott. Med. Mag. tneol. Ryke Geerd Hamer
P.S. Non costituisce certo nessuna violazione del segreto medico se richiamo di
nuovo alla sua memoria quanto segue: come lei si ricorderà, io ero contrario a
somministrare a suo fratello 8 mg di Prednisoton i.v. ogni due ore. Suo fratello
medico dì Marsiglia, non si è però lasciato dissuadere. Oggi so che il cortisone, nel
caso di una cosiddetta “sindrome”, ha un effetto paradossale: cioè causa un
maggiore accumulo di acqua invece di aiutarne l’eliminazione.
Se avessimo tutti collaborato, mentre invece i suoi colleghi hanno bloccato la Nuova
Medicina per noi tedeschi e per tutti i non ebrei, avremmo potuto scoprire queste
cose in modo molto più efficiente e rapido. Forse il suo povero fratello che morì tre
settimane dopo, il 18.05.86, senza cortisone si sarebbe potuto salvare.
Voglio riferirle ancora tre cose che sono state commesse davanti ai suoi occhi a Parigi
e a Chambéry dai suoi amici ebrei e colleghi rabbini.

  1. Abbiamo ricevuto l’ordine dal nostro consiglio superiore di non
    parlare se non in termini
    negativi della famiglia Hamer.
    Nel 1979, quindi due anni prima della scoperta della Nuova Medicina, feci visita al
    capo ebreo del servizio estero della Springer a Parigi, il signor Weissenberger. Chiesi
    al vostro compagno di sinagoga, Weissenberger, perché egli scrivesse solo degli
    articoli negativi e infamanti sulla famiglia Hamer e invece parlasse bene del principe
    ebreo di Savoia, l’assassino del nostro Dirk. Il signor Weissenberger innanzitutto
    allontanò dalla stanza il suo assistente e poi mi disse: “Signor Hamer, lei in venta
    è un uomo simpatico e la sua è una famiglia model/o: entrambi i genitori medici e
    4 bei figli in gamba . Ma lei ora è il nemico delle case reali europee perché non
    rinuncia al processo. Non si può ottenere un processo contro un simile principe
    (P2). Perciò abbiamo ricevuto istruzioni dal consiglio superiore dell’editrice Springer
    di scrivere solo cose negative sulla famiglia Hamer. Anche nel caso ricevesse il
    premio Nobel, sicuramente non sprecheremmo nemmeno una riga per lei, ma se lei
    rubasse una tavoletta di cioccolato al supermercato le garantisco che sulla prima
    pagina del giornale illustrato ci sarebbe scritto a caratteri cubitali: Dott. Hamer:
    “Sono un ladro”.
  2. Giudice rabbino Colomb: abbiamo un “dubium”: il prìncipe è
    innocente.
    Nel novembre 1991 erano terminati i preparativi per uno dei processi più spettacolari
    di un tribunale di rabbini suoi amici e colleghi a Parigi, come riferisce Israel
    Shahak nel suo libro “Storia ebraica- Religione ebraica” (edizioni Luhe). Per
    questo processo il proselito Mìtterand aveva costituito appositamente un nuovo
    ufficio giudiziario composto da giudici ebrei (Colomb, David, Jordan). Per la scelta
    dei giurati era di turno il quartiere ebreo. Il tribunale di rabbini doveva assolvere
    dall’accusa di omicìdio il principe ebreo di Savoia. Il giudice rabbino presidente
    Colomb consigliò al suo amico (= amico intimo dì Mitterand), il Gran Maestro della
    criminosa loggia P2, commerciante di armi, in passato amico dello Scià Resa Puch
    Lewi (= felice forte Lewi), assassino di mio figlio Dirk, di ritirare semplicemente la sua
    confessione scritta. Cosa che il principe di Savoia fece con gioia come d’accordo.
    Quindi il giudice rabbino costruì egli stesso un’ipotesi: in via del tutto teorica era
    possibile che quando erano partiti i due colpi dalla carabina K2, la cui traiettoria di
    circa sette metri era stata ricostruita quasi al centimetro, dunque che nell’istante in
    cui erano stati sparati questi due colpì un altro tiratore emerso dall’acqua fosse
    saltato nel canotto del principe Savoia (senza però che questo oscillasse) e avesse
    sparato anche lui due colpi contemporaneamente al principe, con lo stesso tipo di
    carabina, dello stesso calibro, con la stessa traiettoria e fosse poi di nuovo
    scomparso.
    Il caso vuole che nessuno dei 30 presenti, che guardavano a 10 metri di distanza
    l’atto eroico del principe, lo vedesse. Era già abbastanza chiaro e inoltre Marina
    Doria, sua complice, aveva puntato sulla scena il faro del suo veicolo fuori strada.
    Ovviamente, così ammise il giudice rabbino Colomb, questa possibilità puramente
    teorica andava valutata con una probabilità di 1:10 milioni o meno. Ma a quel punto
    il giudice rabbino si alzò e annunciò in modo teatrale: n Abbiamo un dubium – in
    dubio prò reo – il principe accusato è innocente.” Ottenere il consenso dei giurati
    ebrei fu una pura formalità.
    Secondo questo giudizio del tribunale-truffa di rabbini Sua Altezza Serenissima,
    l’assassino di mio figlio, ora è “innocente”. Lei ha visto tutto ciò molto da vicino,
    infatti come ho saputo il giudice rabbino Colomb (= colomba) è suo collega.
    L’omicida di mio figlio, che è il capo della criminosa loggia P2, quest’anno è
    stato invitato in patria dal Parlamento e dal Senato italiano per desiderio del suo
    fratello di loggia Berlusconi (in ebraico: grande figlio di Luca). La vigilia di Natale
    l’assassino con la sua complice è stato ricevuto con grande cordialità e abbracci dal
    papa ebreo Woityla-Katz (Katz = Khan Zadok) Giovanni P2. Per contro il papa ha il
    piacere di lasciar languire in carcere da molti anni il suo attentatore Ali Aksha. Lo
    perdona di nuovo tutti gli anni.
  3. A Chambery: condanna a un anno e mezzo di prigione senza
    condizionale da parte di un
    tribunale di rabbini per un’unica telefonata dalla Germania alla
    Francia (contenuto della telefonata: “Se può inviarmi le TAC le
    guardo volentieri”), sette anni di mandato di arresto internazionale.
    Signor Denoun-Danow, lei mi conosce: non sono né razzista né antisemita
    (sarebbe cosa priva di senso perché gli Ebrei in effetti non sono “semiti”, che non
    esistono affatto, bensì al 95% Khasari, dunque Turco-mongoli). Sono
    semplicemente un tribuno incorruttibile dei miei pazienti, di tutti pazienti del
    mondo.
    Potrebbe pensare che non sia necessario rispondere. Ma oggi sarebbe probabilmente
    molto felice se fossimo ancora nel 1986 e lei potesse cancellare l’assassinio di 2-3
    miliardi di non ebrei innocenti. Così un giorno si rallegrerebbe di avere raccolto
    questa forse ultima offerta invece di lasciar uccidere altri milioni di non ebrei. La
    collera dei non ebrei cresce smisuratamente.


Bibliografia utile:

R.G. Hamer; Il cancro e tutte le cosiddette malattie: Introduzione alla nuova medicina Germanica;

Vittorio Emanuele di Savoia e l’omicidio Hamer: perché non c’è diritto d’oblio – Panorama

https://www.panorama.it/news/vittorio-emanuele-savoia-omicidio-hamer

Dr Ryke Geerd Hamer’s medical discoveries confirmed correct: http://www.healingcancernaturally.com/hamer4.html

Closing of the First International Congress on Complementary and Alternative Treatments in Cancer: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1193552/

https://germanische-heilkunde.at/


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Pubblicato da saragamberoni

Questo video/articolo è stato realizzato da Sara Gamberoni, geografa, traduttrice, scrittrice, ricercatrice e divulgatrice indipendente. Da anni appassionata di archeologia misteriosa e scienza alternativa, si è occupata delle più svariate tematiche di controinformazione scientifica. Dalla geoarcheologia, all’ufologia, alla fisica dell’etere, all’esoterismo fino alla moneta a debito e alla nuova cronologia della storia di Anatoly Fomenko.

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